Meglio puntare su una strategia digitale oppure impegnare risorse e tempo per sviluppare progetti pubblicitari su carta?
Nel corso degli ultimi anni gli investimenti della pubblicità on-line hanno superato quelli destinati ai media tradizionali. sembrerebbe proprio di sì!
Questo è quanto emerge dal rapporto annuale sugli investimenti pubblicitari pubblicato da Outsell, una società californiana che si occupa di ricerche e analisi di mercato a servizio delle imprese. Secondo lo studio in esame, nei prossimi mesi e anni una sempre più significativa fetta degli investimenti pubblicitari migrerà sui dispositivi digitali e mobili: secondo inMobi e Globalwebindex, i consumatori spendono in media due ore e 14 minuti al giorno sui dispositivi mobili, contro gli 81 minuti della tv, i 70 del pc, i 44 della radio e i 33 del quotidiano. Inoltre il 79% dei possessori di smartphone, controllano il loro dispositivo entro 15 minuti dal risveglio.
La raccolta pubblicitaria della carta stampata per quanto riguarda il mercato americano ha perso il 66% in nove anni e l’online non ha fermato il crollo, anzi. Secondo la Columbia Journalism Review, la raccolta advertising sulle edizioni cartacee fatturava 47,4 miliardi di dollari nel 2005 ed è precipitata ai 16,4 miliardi del 2014 (-66% in nove anni).
Nel frattempo, l’advertising digitale è passata nello stesso periodo soltanto da 2 a 3,5 miliardi di dollari. Piccole cifre che non compensano le perdite. “Le testate locali, a differenza delle grandi testate nazionali”, secondo Jim Brady, ceo di Spirited Media, godono del beneficio di “essere collocate fisicamente vicino ai loro lettori”. E “gli eventi rappresentano la principale occasione di profitto per le testate locali”. Per Billy Penn rappresentano “l’84% del fatturato 2015.”
Ma allora … è meglio puntare su una strategia digitale oppure impegnare risorse e tempo per sviluppare progetti pubblicitari su carta?
La risposta non è semplice. Se non corressimo il rischio di ripeterci dovremo sicuramente dire “dipende”.
Dipende da quale tipo di business si deve pubblicizzare, da quale area geografica vogliamo coprire, da quali e quante risorse economiche disponiamo …
Ma cerchiamo di andare con ordine.
Come abbiamo già accennato, la fruizione di contenuti avviene sempre più attraverso PC, smartphone e tablet, una tendenza che ha imposto un cambiamento nelle logiche di pianificazione degli investimenti pubblicitari da parte delle aziende. Oggi oltre il 60% degli utenti di smartphone in Italia guarda video sul proprio device e cresce anche il tempo speso per informarsi attraverso Social Network, applicazioni mobili e portali web. Motivi che hanno portato la pubblicità digitale a rappresentare ormai una quota di oltre il 26% degli investimenti totali in pubblicità.
Tra i benefici principali che i canali digitali offrono agli investitori pubblicitari, spicca la possibilità di creare campagne data-driven, ossia in grado di essere targetizzate in maniera precisa e dinamica, prevedendo un certo livello di interattività con gli utenti e in grado di essere realmente “misurabili” in termini di performance. Identificare e segmentare l’audience, misurare e analizzare i risultati rimangono delle priorità imprescindibili all’interno delle strategie pubblicitarie.Una rivoluzione digitale che però, dati e carte alla mano, non è riuscita a “pensionare” lo strumento forse più semplice ma sicuramente più immediato del marketing tradizionale.Il volantino pubblicitario. Oggi, nel 2017, il volantino pubblicitario è ancora un mezzo diffuso ed efficace.
Questo perché il volantino pubblicitario non conosce confini, viene consegnato direttamente nelle mani del fruitore ed è consultabile da chiunque: giovani e anziani, uomini e donne. Contrariamente alle informazioni che si possono visualizzare su un pc o uno smartphone, il cui uso richiede una conoscenza specifica, il volantino fa della semplicità la sua forza. Una campagna pubblicitaria che prevede l’uso dei volantini pubblicitari deve però aver ben presente alcuni punti fermi. In primo luogo non possiamo tralasciare il fatto che stiamo comunicando ad pubblico eterogeneo e non targettizzato. E’ quindi fondamentale che ciò che offriamo sia chiaro, graficamente impeccabile e dal forte impatto comunicativo. Affidarsi ad un agenzia che possa curare ogni aspetto pubblicitario è infatti fondamentale. Come abbiamo detto il pubblico a cui si rivolge un volantino pubblicitario è per definizione quanto di più eterogeneo possa esistere.
Ma se vogliamo massimizzare i nostri sforzi e aumentare il tasso di conversione dobbiamo realizzare un messaggio, contenente una call to action studiata, il più possibile rivolto ad una precisa fascia d’utenza. Promuovere un prodotto, evento o servizio, evitando di essere troppo generici o dispersivi e un piccolo trucco che migliorerà senza ombra di dubbio la nostra campagna di marketing.
Una volta ultimato il lavoro di back office, aver strutturato un messaggio scritto, averlo legato ad uno studio grafico, aver stampato il nostro prodotto, è giunto il momento di diffondere il nostro messaggio nelle aree che ci interessano. Per ottenere una buona distribuzione, e quindi raggiungere l’obiettivo prefisso, è fondamentale rivolgersi ad un’agenzia di pianificazione e distribuzione pubblicitaria che studierà i tempi e i modi per far arrivare il nostro messaggio con successo. Ma torniamo alla prima domanda che ci siamo posti. ..
È meglio puntare su una strategia digitale oppure impegnare risorse e tempo per sviluppare progetti pubblicitari su carta?
La risposta sarà ancora più di prima DIPENDE.
Il nostro consiglio è di strutturare una comunicazione commerciale che possa e sappia tenere in considerazione entrambi i lati della medaglia. Grazie all’unione di marketing digitale e direct marketing sarà possibile raggiungere un pubblico più ampio e ottenere un ritorno dell’investimento.
20
Mar, 2017
Secondo Forbes, l’uso dei Contenuti video sarà il trend principale che caratterizzerà il marketing in questo 2017
Solo pochi anni fa, un contenuto testuale di alta qualità era tutto quello che si poteva desiderare per migliorare il proprio web marketing.
Oggi però, per poterci considerare ancora dei vincenti e non farsi tagliare fuori dal mercato c’è sempre più bisogno di implementare la nostra strategia di comunicazione con video e info-grafiche.
Dalla regola aurea del “mobile friendly” al consiglio del “Video First”.Sempre più brand infatti sembrano aver compreso l’importanza di un approccio video first e hanno cominciato ad inserire dei video al centro della loro strategia di content marketing.
Quelli video sono, infatti, tra i contenuti più versatili su cui un azienda o qualsiasi altro soggetto business possa far affidamento. Sono, del resto, come fanno notare dal Content Marketing Institute, immediatamente condivisibili sui principali social network e in grado di assicurare il maggior numero di interazioni rispetto a qualsiasi altra tipologia di post.
Quali sono le aziende leader nel panorama del content video marketing?
I risultati migliori in assoluto? Da una nostra analisi del mercato italiano i risultati migliori sembrano essere quelli ottenuti da Red Bull. Con il 13% di tutti i contenuti digitali in formato video e 21 tag aziendali su 29 coperti da almeno uno di questi.
Sono video che incarnano i valori del brand già nelle scelte di regia e fotografia e che sviluppano, tutti, varianti narrative dell’iconico claim “Red Bull ti mette le ali”.
Per quali ragioni dobbiamo implementare la nostra strategia con dei contenuti video?
Le ragioni sono evidenti. In primo luogo basta considerare l’importanza ricoperta da Youtube nel mondo. L’azienda con sede a San Bruno in California è oggi il 2 ° più grande motore di ricerca al mondo dopo Google.
In secondo luogo non possiamo che ricordare come i video hanno 53 volte più probabilità di presentarsi nella prima pagina dei risultati di ricerca, aumentando il tasso di conversione dei nostri contenuti di quasi il 300%.
Inoltre i video hanno la preziosa caratteristica di essere immediatamente fruibili, veloci, chiari, e semplici da realizzare e da montare, anche se per ottenere un prodotto di qualità è consigliabile chiedere consiglio ad un video maker.